sabato 17 aprile 2010

Marchesi, Oggi Apre La Mostra

MILANO - La prima volta di un cuoco. Oggi e' il primo giorno per visitare la mostra su Gualtiero Marchesi e la grande cucina italiana al Castello Sforzesco a Milano (fino a giugno).

Ha un senso visitare la mostra di un cuoco senza cioe' mangiare? Per me si', come ha senso l'orinatoio di Duchamp o ogni altra forma d'arte moderna qualora se ne colga il senso di novita'.

E' divisa in sette categorie come le sette note musicali. Nella vita di ognuno c'e' il do rassicurante di un pranzo domenicale, il si bemolle di un addio struggente, l'energica vitalita' di un la o l'eleganza malinconica di un re diesis.

Suggestioni mediate forse dalla lettura di "Marchesi si nasce", autobiografia del cuoco milanese, cresciuto al Mercato e divenuto grande con i suoi piatti in via Bonvesin de la riva e all'Albereta.

Marchesi che nel libro di tutti i suoi allievi ha un ricordo affettuoso soprattutto per Paolo Lopriore della Certosa di Siena, e' stato il Garibaldi della ristorazione italiana, come l'Artusi fu per la cucina.

A lui va il merito di aver dato ai cuochi ma anche alle casalinghe che hanno letto "Oltre il fornello", l'idea di una cucina alta, colta, del pensiero.

Un po' come un enologo col contadino ha edotto tanti osti e anche se a cio' si fa conseguire una morte della trattoria riscoperta solo a distanza di anni, la sua base e' sempre stata la cucina regionale. O almeno lombarda.

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2 commenti:

  1. Gran bell'articolo! Bel parallelo con la musica e l'arte moderna. E grande Marchesi, siamo tutti figli suoi e del risotto con la foglia d'oro come ha detto anche Bottura!
    Forse non lo paragonerei a Garibaldi ma non riesco a trovare un'altra figura che renda l'idea...e vada per Garibaldi!
    Andrò a vedere la mostra, un motivo in più per fare un salto a Milano. Milàn l'è semper un gran Milàn!

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