venerdì 2 luglio 2010

Il Falconiere a Cortona


CORTONA - Questa foto sintetizza le scene d'inizio estate di un grande relais di campagna come il Falconiere dove una combriccola con la passione per la gastronomia incontra Riccardo e Silvia Baracchi, una coppia che da vent'anni si è realizzata nel piacere (e nel sacrificio) di un'ospitalità, "quadrata" come la pianta della chiesa di Santa Maria Nuova (Vasari) che ti guarda dalla collina sotto Porta Colonia e naturale come la natura che la circonda.

Ieri zingarata gastronomica a Cortona con l'avvocato, il Maffi e ovviamente le uova delle sua galline "borgognone". Da quando Lorenzo Viani le ha volute per la maionese che prepara personalmente al tavolo, anche Silvia Baracchi ha chiesto di provarle per il suo uovo e fiore alla crema di Parmigiano.


Ottime anche per un piatto delizioso come le ali di razza (al latte) con giardiniera di verdure nella maio decisa ma soffice con l'extravergine della fattoria, una sintesi della cucina italiana del Falconiere: non "a km zero" ma con prodotti locali e stagionali; non "fusion" ma con spunti alloctoni; non casalinga ma nemmeno priva di ricette tipiche. Una classica cucina italiana.


Non manca il pesce, come il crudo che oggi va di moda e che qui, a seconda dei giorni viene presentato in carezzevole marinatura. Ma per il resto dal fiore con l'uovo, appunto, al vitello di Chianina tonnato, ai ravioli di ortica con il baccalà, al risotto al basilico rosa e ginger, a questa tavola i piatti non sono ostentati, ma giocano un ruolo nel concerto d'ospitalità.


Lascerò alla penna brillante del Maffi la recensione sul blog di Pignataro, ma ero curioso di assaggiare il nuovo spumante metodo classico di trebbiano presentato in questi giorni da Baracchi. Dopo avermi conquistato con quello di sangiovese, questo con uve bianche degorgiato risente di un leggero residuo zuccherino (come quello della Palazzola a Terni), ma sono in procinto di "sciabolare" quello naturale poi riferirò.


Ma questo relais è uno dei luoghi del cuore per incontrarsi in maniche di camicia, sedersi su una delle sedie liberty del parco tra ulivi, viti, ginestre e gelsomini, stappare una "bollicina" ghiacciata e godersi natura e compagnia.

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