ROMA - Avevo già raccontato qui una mia esperienza di piacere in aereo senza che la mia vicina di posto staccasse le spalle dal sedile. Andavo a Tokyo e per la prima volta assaggiavo le umeboshi, turgide albicocche secche piccanti dal gusto intensissimo, offertemi insieme ai salatini (tsumami) giapponesi proprio dalle mie compagne di Economy.
Ora invece una rivista che non comprerò vorrebbe farci credere che in aereo il cibo sembra "di plastica" perché c'è molto rumore. Ricercatori britannici sulla "Food Quality and Preference" hanno sostenuto di aver coinvolto 48 persone, che hanno mangiato tutte la stessa cosa, dolci e alimenti salati. Sapori marcati, dunque. Gli stessi che assaggiai io.
Alcuni se li sono gustati in silenzio, altri avevano un rumore sparato nelle orecchie dalle cuffiette. Quest’ultimo gruppo ha giudicato gli alimenti più insipidi rispetto alle cavie che hanno mangiato senza la compagnia del frastuono. Il titolare dello studio, ha detto che non gli interessava dimostrare che si mangia bene in aereo. Ma che non è tutta colpa dei catering se si mangia di plastica.
Personalmente penso piuttosto che se c'è una disabilità gustativa in aereo sia olfattiva e non gustativa. E che dipenda dal ricircolo dell'aria in cabina, abbastanza scarso da seccare le narici, non per il rumore. Tanto è vero che con percentuali alte di ricircolo gli aerei consumano più kerosene e le compagnie guadagnano meno dollari (fu una delle ragioni del divieto di fumare).
Secondo me, rumore o olfatto a parte, la verità è che il menu in aereo in genere non è un granchè! Poco fa leggevo a tal proposito un articolo interessante sulla compagnia Emirates...che sembra essere l'eccezione alla regola.
RispondiEliminaGuarda, l'ho trovato qui:
http://www.golagioconda.it/index.php?option=com_content&view=article&id=2161:vola-mangiando-con-emirates-&catid=99:itinerari&Itemid=346
Ciao!
Roberta