Crudi anche l'arredo in stile prima scelta Ikea e gli effluvi del carrello dei formaggi francesi all'ingresso (poi delizioso ma sul momento nascosto) che impattano sulla fiducia dell'avventore alla novita'.
Poi più per la carne (Granda piemontese) che per il pesce, si colgono finalmente la passione, il calore e il gusto per la tavola e i prodotti buoni.
La cuoca e' solita usare dei pesti agrumati e senza erbe aromatiche in stile Filippo La Mantia, poi ha solo una mano troppo insistita in decorazioni carote e raperonzoli.
Ottimo il culatello che a Firenze si trova con difficolta', piatto forte la tartara della Granda (altro che Chianina). Ma anche la mini caprese a bicchiere. Cantina italiana in crescita. Sui 45 euro.
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...ma dov'è piazza Torino a Firenze?
RispondiEliminaAlla fine di via Gino Capponi, il ristorante accanto al Caffè Torino
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RispondiEliminaun po' scontatello no? concordo sull'arredamento! Non mi ispira molto tranne che per la granda!
RispondiEliminaragazzo, piazza Torino si chiamava una volta...ora si chiama piazza Isidoro del Lungo(da quel mo'.-)))). Concordo con la Granda e con l'idea; c' ero stato dopo un mese dall'apertura ma troppi "infortuni" avevano davvero minato l'esperienza. Ci riprovo!
RispondiEliminaLa battuta de La Granda ce l'hanno anche al Santino in Via S. Spirito. Eccezionale.
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