BENEVENTO - Ieri sera cena da Nunzia a Benevento, da 83 anni e tre generazioni riferimento locale della cucina tipica del Sannio.
Ne ha gia' scritto Luciano Pignataro che, raggiunto al telefono ha indugiato in una lunga pausa prima di consigliarci il baccala' (e i silenzi, da queste parti, valgono quanto le parole).
La diffidenza iniziale aumenta a scorrere le targhe del locale ferme ai riconoscimenti 2007, poi arriva Nunzia appunto.
D'estate il baccala' non si fa, ma c'e' lo scarpariello, turgidi spaghetti alla chitarra con pomodoro fresco e basilico profumato.
Di secondo costolette di agnello morbide e ottime zucchine in scapece (un'altra sorta di carpione), con un bicchierino ghiacciato di Strega (per chi non lo sapesse e' di qui) a chiudere.
Anzi, c'e' ancora modo di non rifiutare un assaggio di salsiccia rossa di Castelpoto (piccante di maiale). A poco più di 20 euro per un cibo sano senza stare a guardar l'ambiente, un'altra consumazione obbligatoria.
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