di Cristina Galliti
VIAREGGIO - Cristiano è in cucina, sta già spadellando non-mi-ha-detto-cosa, mi vuole proporre due stuzzichini. I suoi modi e la sua accoglienza sono squisiti, sono leggermente sorpresa, contrastano con la sua figura massiccia, imponente e con la sua fama di enfant terribile, ma lo sguardo, il sorriso rivelano un carattere aperto e generoso, mi sento subito a mio agio a L'Imbuto (via Fratti 308/i 0584 48906) di Viareggio.
I crostini di pane e seppia arrostita, olio extravergine d’oliva delle colline lucchesi, spuma di Parmigiano lui li
definisce piatto “primitivo”, voleva dire “essenziale”, io gli suggerisco: “vitale”, il pane è sicuramente vitale per l’uomo, l’olio extravergine d’oliva è indispensabile per noi mediterranei, il parmigiano è il re dei formaggi, metteteli insieme e la seppia è la ciliegina sulla torta.
definisce piatto “primitivo”, voleva dire “essenziale”, io gli suggerisco: “vitale”, il pane è sicuramente vitale per l’uomo, l’olio extravergine d’oliva è indispensabile per noi mediterranei, il parmigiano è il re dei formaggi, metteteli insieme e la seppia è la ciliegina sulla torta.
Il tutto viene ravvivato spruzzando dell’acqua al momento dell’utilizzo, ci si avvolgono i bocconcini di pesce, si arrotola, si rosola in padella con un po’ d’olio facendo dorare bene entrambi i lati, si seziona nel mezzo e si cuoce in piedi dal lato sezionato per rosolare bene anche la polpa del pesce al centro. Si posizionano i cannoli ottenuti verticalmente su due salsette, una al prezzemolo (procedimento speciale che mantiene il verde vivo del prezzemolo fresco) e l’altra che vuole richiamare il ketchup ma è praticamente una specie di pappa al pomodoro frullata.
Si cosparge con della polvere di cappero e si mangiano i cannoli con le dita intingendoli nelle salsette. Piatto divertente, informale, e comunque tecnico, riflette perfettamente la sua filosofia di cucina. Godurioso. C'è ancora tempo per gli agnolotti mignon di midollo e polpa di riccio su un fondo ottenuto spremendo le teste dei gamberi rossi, émincé di sedano fresco e polvere di cavolo nero. Deh! Scusate ma quando ci vuole…
In abbinamento lo chef Tomei mi serve un misterioso e strepitoso Champagne rosé, non indago, mi fido, godo e basta e scarpetto spudoratamente sotto lo sguardo divertito e compiaciuto dello chef. Decisamente voluttuoso, erotico.
erotico il piatto o lo chef? ;)
RispondiEliminagli agnolotti naturalmente, senza offesa per Cristiano...grazie Aldo per la pubblicazione!
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