lunedì 1 novembre 2010

Ristorante San Giorgio a Umbertide

UMBERTIDE - La Valtiberina è terra umida di nebbie dolci col prosciutto salato e col tabacco Kentucky, amare coi vini e con le apparenze. Difficile far breccia nei ricordi originali con altri sapori. Più facile emozionarsi con la storia imprenditoriale della donna che ti sta difronte e ha ereditato etica, mestiere e semplicità dalla generazione post bellica.

Premesso questo, la cucina del ristorante San Giorgio (Via Mancini, 3 Umbertide 075941 2944) è brillante e intelligente nelle proposte, commerciale sì ma senza rinunciare al gusto di chi la prepara, appagante anche nelle porzioni abbondanti. Tutta da provare sia per addetti ai lavori, sia per una serata speciale al ristorante.

I soci sono due ragazzi. Paolo Bartocci, di Gubbio, che ha girato diversi locali proprio gestiti da giovani seri  in Umbria (la Fornace di Mastro Giorgio a Gubbio, l'Enonè di Perugia) e il socio Mirko Crocioni. Si alternano tra sala e cucina durante la settimana. Un'idea per risparmiare, ma anche la piacevolezza di essere serviti dal cuoco, spiegazioni dei piatti comprese.

In carta c'è già un classico, una delle piccole innovazioni (per i 16mila residenti una meraviglia), i ravioli di carbonara ripieni cioè di uovo liquido e conditi col guanciale. Ma deliziosi anche quelli ripieni di caprino e conditi coi pomdori secchi, dalla fattura rustica e dimensione piccola, equilibrata. Di secondo il brasato al sangiovese, con una salsa densa e carne soda, fa l'amore col palato.

Un locale piccolo, curato con molta precisione (fate attenzione ai dettagli), con una bella carta dei vini nazionale, ma soprattutto tosco-umbra e un bancone all'ingresso ideale anche per un aperitivo in piedi, da dove fanno capolino diverse guide ai ristoranti, segno dell'orgoglio di una crescita meritata.

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