lunedì 21 febbraio 2011

Ristorante Poggio Antico a Montalcino

MONTALCINO - Piccolo, magro e determinato ma anche pragmatico mi e' parso Oliver Glowig incontrandolo a Montalcino. Cari produttori, non lasciatevelo scappare, cuochi come lui sono parte della modernita' dei vostri vini.

Era una giornata primaverile quella di venerdì tra i cipressi di Poggio Antico organizzata da Belpoggio per assaggiare il generoso Brunello 2006 e un'anteprima 2010.

Una cucina solare, italiana più che mediterranea, di terra più che ad Anacapri dove il tedesco aveva due stelle Michelin e 17/20 dell'Espresso.

Le trippe di baccala' con la ricotta, il risotto animelle e lavanda, il capriolo in crosta di verze, che successione di sapori puliti.

Montalcino ha trovato ancora una volta un grande talento della cucina. Come la Fumi, come Haverkock, come in tutte le denominazioni vitivinicole del mondo.

Ma Poggio Antico terra' solo i propri vini in carta "per non far torto a nessuno". Gli altri produttori, che pure sono stati invitati a portare i loro, nicchiano anziche' alimentare un grande ristorante ilcinese.

Se i precedenti Antico Castello e Banfi non hanno insegnato niente, viene da chiedersi da una parte che futuro avra' Glowig a Montalcino e dall'altra se anche la lezione "brunellopoli" sia servita.

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1 commento:

  1. infatti non ha nessun futuro ad aprile sarà a roma all'aldovrandi palace , e la toscana andrà sempre più il regno delle trattorie con pici e tagliata

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