
Prima verticale assoluta di Testamatta ieri sera a Firenze alla Bottega del buon caffè dal 2000 al 2007 (in anteprima) compresi. Bibi Graetz è un vigneron alla francese che fa il vino in una vigna vecchia e scoscesa con vista sul Duomo di Firenze nei boschi dei primi amori dei fiorentini a Vincigliata e vinifica nelle barrique con follature a mano. Ha disegnato l'etichetta e un pomeriggio alle Volpi e l'Uva (un'altra chicca di locale fiorentino), gli ha dato il nome.
Si chiama così da quando la "testamatta" era lui. Per esempio perché al liceo artistico, mentre tutti i compagni di classe tiravano fuori la scatola coi penelli fino al 24, lui si portava dietro solo il 18. Figlio d'artista, Bibi col Testamatta si è ritagliato uno spazio importante nel vino toscano.
Della carrellata di annate, il 2001 e il 2005 sono risultati i migliori. Col secondo si passa da un blend di sangiovese, canaiolo, colorino, malvasia nera e moscato nero, a un sangiovese in purezza. E il cambio si sente soprattutto per struttura e sapidità (il termine mineralità è un po' abusato). Un report lo trovate anche sui blog di Burde e (promesso) Romanelli.
Bravi anche i fratelli Gasbarro: Donovan in sala e Francesco nella cucina di questo brillante bistrot. Il cuoco viene da alcuni posti carini della Firenze di qualche anno fa come Le Barrique, Angels della prima ora, La Loggettina.
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