PERUGIA - Il Castello di Monterone, a Perugia, è un luogo carico di significati e di simboli spirituali, voluti all'epoca del primo restauro da un trentino (spero di non sbagliarmi) che si trasferì in Umbria, con vista sulla valle omonima. Io stesso ho dormito a suo tempo nella "stanza del cardinale" (ma ce n'è anche una nella torre a forma di triangolo) in quello che un tempo fu relegato addirittura a canile sembra per l'ostracismo della massoneria locale.
E a differenza del carattere che gli attribuivo, lo chef Marco Bistarelli ha accolto con favore alcune delle invettive, come ad esempio quella evidente dei ravioli. I miei tortellini di pomodoro confit alla mozzarrella liquida ad esempio, erano chiusi in modo ineccepibile e solo il pomodoro secco di guarnitura sottolineava troppo l'elemento umami del piatto.
Nel tavolo in cucina, l'inizio era giocato sull'eleganza e nonostante un'idea di Umbria come base, a una stupenda tartara di gamberi e bietole calde con una crema di patate all'astice. Poi il minestrone, eclettica minestra da mangiare con la forchetta, divertente e provocatorio esercizio estetico.
L'accostamento della lingua di manzo alla liquirizia non illumina di solarità il piatto ma crea una profondità di sapori davvero importante. I piatti di gusto e quelli di concetto, sul quale talvolta Bistarelli rischia d'indugiare troppo, trovano una certa sintesi nel dolce.
Una bruttura, a prima e anche alla seconda vista. Una sfoglia gelatinosa di lenticchie che copre una torta al cioccolato e viene accompagnata da gelato al Sagrantino. Eppure oltre all'ottimo sapore pastoso e complesso, una sintesi dell'Umbria dolce non dolce.
Una regione in cui spesso le migliori prelibatezze sono nascoste sotto a una coltre scura, quasi un saio francescano, come questo dolce, come il Sagrantino, come il pesce di lago, in una sfida all'ospite invitato a confrontarsi con una sorta di purgatorio della tavola per godere appieno dei prodotti umbri.
effettivamente quella recensione su passionegourmet mi aveva molto perplessa... ancora non ci sono tornata, vediamo se ci riesco dopo pasqua!
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