REIMS - Le sciampagnotte si mettono a dieta. Il Comité Champagne, che riunisce tutte le maison e i viticoltori della regione francese, ha annunciato oggi il lancio ufficiale di un nuovo standard di bottiglia per ridurre le emissioni di CO2.
L’uso della nuova sciampagnotta, più leggera di 65 grammi, passando dai 900 agli 835 grammi, ridurrà le emissioni di 8mila tonnellate, equivalenti a quelle di 4mila automobili in un anno. La nuova bottiglia mantiene però gli standard di sicurezza, in primis la resistenza alla pressione di sei atmosfere della rifermentazione.
La regione della Champagne - informa una nota del Comité - è stata la prima a varare nel 2002 un piano per la sostenibilità ambientale per tutta la filiera fissando con l’obiettivo di ridurre le emissioni di CO2 del 25% entro il 2020. Chapeau per l'ambientalismo attivo. E i produttori di Champagne si confermano i leader nel marketing.
Champagne e Co2... niente male davvero
RispondiEliminaEncomiabile l'intenzione, anche se pensare ad una pur minima riduzione degli standard per lo Champagna fa un po sorridere.
RispondiEliminaE' solo il proseguo della sensibilita' che i Francesi della Champagne sanno ben esprimere.
RispondiEliminaPlausi ai registi della famosa bollicina! Piccolo e sostanziale contributo al Protocollo di Kyoto.
L'Italia? Chissa', un giorno anche noi inizieremo a pagare per le continue inosservanze al protocollo sopra e speriamo di riuscire, in egual misura e con la stessa continuita', a stanziare fondi per assaggi vinosi :-)