lunedì 31 maggio 2010

Cantine Slabbrate

FIRENZE - Cantine Aperte ha compiuto 18 anni con quest'ultima tradizionale domenica di maggio. 140 aziende aderenti in Toscana, 55 in Umbria dall'Alto Tevere alla provincia di Terni. Mongolfiere per vedere i vigneti, gite con gli agronomi, pullmini e shuttle per la sicurezza stradale, seminari sugli aromi...

Vi evito le foto delle auto parcheggiate 100 metri prima e 100 metri dopo una cantina di Torgiano, il caos di Panzano nel Chianti classico o della Valpolicella (secondo Coldiretti il Veneto è la terza regione per vendita diretta del vino in cantina).

Ma Cantine aperte mi sembra per il vino quello che i buffet dei bar sono per certi aperitivi. Un assalto alla baionetta, una bevuta collettiva, sbracata e poco consapevole. Lo sputtanamento del Martini e del Negroni. Non è snobismo, intendiamoci...

La stampa enogastronomica infatti può sempre andare a visitare le cantine, basta una telefonata. Una libertà non senza responsabilità per chi viene comunque messo sotto esame su cosa capisca o non di vino ogni volta che varca una barriccaia.

Ora questa vocazione popolare ad andar per cantine della manifestazione del Movimento turismo del vino non deve essere sprecata, ma coltivata e responsabilizzata. Cantine aperte accresce la consapevolezza della geografia del vino, alla quale si possono aggiungere tante idee e informazioni (non solo i registratori di cassa all'uscita).

1 commento:

  1. concordo con tutto bravo aldo anzi propongo aldo for president...il titolo al post poi è eccezzzionnnale sembra un titolo di un film ad alta densità erotica

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