PERUGIA - Mi e' parso di notare più spesso del solito, assaggiando i nuovi vini quest'anno, un nitido sentore di cenere fra i più strani dei vari aromi.
Succede nei vini rossi da invecchiamento, quelli cioe' affinati per almeno due o tre anni, dei quali buona parte in legno piccolo.
Ho chiesto in giro e un enologo mi ha spiegato che il sentore di cenere non e' una stravaganza, ma il risultato di un affinamento (di oltre 12 mesi) in barrique usate o di secondo passaggio come si suol dire.
Scelte produttive votate alla maggior bevibilita' dei vini, oppure e' la crisi che manda in "cenere" qualche grande vino?
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