FIRENZE - Se la letteratura merita essere risciacquata in acqua dolce come fece Manzoni in Arno coi Promessi Sposi altrimenti troppo pomposi, così la cucina merita essere risciacquata in mare. Nella fattispecie, quello di Bibbona.
La presenza di Luciano Zazzeri della Pineta di Marina di Bibbona a fianco di Alessandro Zanieri, cuoco del Frescobaldi Wine Bar (055284724) di Firenze, sembra infatti aver giovato non poco ad alcuni fronzoli di questa cucina pur corretta e tradizionale già da prima.
Un bel rischio collaborare a Firenze con l'ex pescatore livornese visto che ha sempre fatto della sua materia prima la sua principale virtù. E invece, la scommessa mi par vinta. E qualche giorno fa ho potuto saggiarne, non senza sorpresa, gli effetti.
Mangiando solo pesce. A cominciare da un tonno crudo, per me sempre più parco nelle ordinazioni, marinato da una parte e sott'olio (fatto in casa) dall'altra. Poi un risotto (vialone nano) fragrante al sapore (anche se io sono per un "al dente" più alla piemontese/carnaroli) e un bell'incontro seppie al nero e triglia.
Un locale gestito in modo brillante da una "vecchia volpe" della ristorazione fiorentina come Duccio Magni (anche lui cresciuto a un angolo di via Ghibellina se la memoria non mi tradisce) sempre attento alla sua clientela.
E una carta dei vini incentrata sul vino della casata, che poi significa spaziare da Montesodi e Mormoreto, ai vini di Pomino (il rosso presto cambierà uvaggio) al vermentino maremmano, all'Attemps Attems, al brunello di Castelgiocondo e ad Ornellaia (a 30 euro anche al bicchiere). Si spendono circa 45 euro.

Attems..attems...
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