lunedì 19 luglio 2010

Bisogna Uccidere Soldati

FIRENZE - Lettura, ozio (padre di tutti i vizi ma come diceva Eluard "il vizio e' il padre di tutte le arti") e un viaggio enogastronomico italiano.

Vacanze senza scoperte, le mie. Nei giorni scorsi i mai banali Gentili e Rizzari sul loro blog hanno stigmatizzato i giornalisti feticisti della scoperta (di vini e ristoranti).

Devo dirmi d'accordissimo nel merito ma per una volta non nell'analisi. La cronaca enogastronomica cioe' mi rendo conto solo oggi quanto sia figlia e dipendente di Soldati e del "vino buono, buono malgrado l'etichetta". Logica l'insistenza sulle "scoperte".

Vini di podere, di contadino, biologici, di mille bottiglie, vini di m... marketing fatto in casa, sono tutti figli del Soldati-pensiero di Vino al vino che pero' nasceva a fine dei Cinquanta.

Il mio viaggio sara' banale. Dove va un toscano che sverna in Umbria se non in Piemonte e Campania? (l'Emilia e la Lombardia mi si confanno più alle mangiate invernali).

Niente recoltant, biodinamici, terrazze di Lessona sottratte ai boschi. Invece Krug, il Barolo, i gianduiotti, un allievo di Marchesi... i cosi' grandi da essere restati semplici "malgrado l'etichetta".

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6 commenti:

  1. ciao Aldo, post interessante, ma per quanto riguarda la citazione al nostro blog qualcosa mi sfugge (e dipenderà forse dal rincoglionimento di questo periodo di assaggi frenetici): dove abbiamo "stigmatizzato i giornalisti feticisti della scoperta" (di vini e ristoranti)"? Non riesco a ricordare alcun testo in proposito... buona serata

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  2. Era una mia lettura del post con video, se nn ricordo male (vale lo stesso rincoglionimento) sulle "scoperte"...

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  3. beh, in effetti è una tua lettura molto personale: forse non sono riuscito io a spiegarmi bene, ma il tema del post era su chi accosta al vino temi diversi e fantasiosi, tutto lì.

    Non mi pare ci sia scritto da nessuna parte qualcosa di critico su chi punta a scoprire vini e ristoranti, né tantomeno su possibili feticismi in questo campo... comunque, a ogni buon conto questo è il link:

    http://vino.blogautore.espresso.repubblica.it/2010/06/14/scopritori-di-scoperte/

    (probabilmente siamo tutti troppo stressati, dobbiamo mangiare e soprattutto bere meno...)

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  4. Io stesso cerco d'impormi almeno una scoperta all'anno, se tutti i collaboratori della guida lo facessero sarebbero circa 100 ristoranti in più. Ma detto questo l'idea che tu stesso riconosci interessante, e' quella di stigmatizzare i forzati delle scoperte, dei vini che conoscono solo loro, del produttore eremita, scorbutico eccetera... Di mille bottiglie che nessuno berra' mai. Forse un po' cinico, ma mi sembrava e pardon fosse lo stesso humus degli scopritori di scoperte. Buone vacanze

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  5. su questo concordo senz'altro, un saluto cordiale e buone vacanze a te (io ahimé non ne farò prima di ottobre)

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  6. su questo concordo senz'altro, un saluto cordiale e buone vacanze a te (io ahimé non ne farò prima di ottobre)

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