VERONA - Di passaggio dal Veneto, scopro che la Bottega Vini di Verona ha chiuso. Non una notizia di primo pelo, visto che ormai è già un mese, ma una specie di psicodramma gastronomico per i viandanti che amano il vino e si trovano a passare da Verona.
La Bottega Vini, per chi non la conoscesse, è un'istituzione del vino. Durante il Vinitaly nella traversa del Corso che si chiama Via Scudo di Francia, ci sono produttori, dirigenti, giornalisti con le cravatte slacciate e le camice sgualcite.
Le notizie che fino a qualche ora prima non si potevano dare, alla Bottega escono nelle confidenze dell'alcol che ha ammorbidito la rigorosità dei propositi di riservatezza. Spesso è qui che ci si trova coi colleghi e coi ristoratori, anche i newyorkesi da quando Severino Barzan ((“Uomo dell’anno” nel 1998 per la “Revue du vin de France”) ha aperto nella Grande Mela.
Ma pare che tra i tre soci (tra i quali il genero di Barzan) siano sorti dissidi profondi, comunque abbastanza da mandare un'istituzione come la Bottega (memorabile la cantina e la lavagna dei vini al bicchiere tra i quali Gaya e Masseto tanto per non far nomi) a ramengo. Almeno fino a fine mese, quando il giudice dovrà decidere come dirimere la controvesia.
In ogni modo, secondo il sito Winenews, ci sarebbero già molte dichiarazioni d'intenti d'imprenditori pronti a rilevare la mitica "Bottega". Speriamo che da qui al prossimo Vinitaly, ci si possa ritrovare in vicolo Scudo senza troppi cambiamenti.

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