lunedì 11 ottobre 2010

Ringo's, l'Hamburger più Antico di Firenze

FIRENZE - La notte del 3 novembre del 1966 Romano faceva le pulizie nei locali di Borgo San Jacopo e quando usci' "madonna come piove" disse. Non inauguro' il 4, ma solo cinque mesi più tardi. Resse solo l'insegna luminosa in bianco e nero presente ancora oggi.


E da allora il primo hamburger della città è stato servito al Ringo's (dalla passione per i Beatles), al bancone quadrato, sugli sgabelli di metallo e pelle, sotto le palme con le radici nelle balle di caffè o tra le sedie coi nomi dei clienti abituali come in certi sporting club di una volta.

Oggi Romano ci sta a pranzo, poi c'è la figlia Marianna. Le specialità sono sempre le stesse: hamburger e Champagne. E per chi vuole il dolce un cheesecake alto, quello all'americana per intendersi, o i Babbi di Cesena.

A Firenze all'epoca, la carne macinata e schiacciata si chiamava Svizzera, chissà poi perchè (forse era una prima scelta, qualcuno mi può aiutare?). Ancora oggi qui viene preparata al momento, cotta al bancone senza effluvi in sala e condita con una mostarda fatta in casa (molto naturale e vicina a una salsa verde), cipolle stufate dal mattino e panini al latte preparati apposta da un forno locale.

Questo è un posto troppo fiorentino perché ne parli qualche critico di stile liberal. Un po' Anni Ottanta  e un po' Firenze da bere, molto centrale già per i fiorentini di Gavinana. Tanto cosmopolita anche per San Frediano e così schietto da sembrar ruvido ai patiti delle maniere formali.

Ne scrisse lo Slatin Locchi nella sua Dolce Firenze, guida all'incontro (ma non la ritrovo). Ne scrive la guida del Gambero rosso ai bar, travisandone secondo me l'essenza di cucina "alla lampada" recensendolo come un caffè.

Molto scioperati di buona famiglia ci vengono la domenica mattina dapprima che il brunch esistesse. Ma ci s'incontra un po' di tutto. L'altra sera c'era una signora che mangiava in piedi con tre commensali a sedere perché era "la donna di servizio" ha spiegato mentre il suo "padrone" si scolava gin-tonic a ripetizione.

Chiude presto, ci sono diversi vini anche importanti e soprattutto uno Champagne classico ostentato da diverso merchandising. Si spendono 13 euro per un hamburger, 70 in due per due hamburger completi e una bottiglia di Vedova (appunto).

4 commenti:

  1. Caro Aldo, ho trovato questa risposta:
    "L'origine dell'hamburger è controversa, ma quella più accreditata lo fa risalire alla fine del 1800, quando gli emigranti europei raggiungevano l'America sulle linee navali dell'Hamburg Line, dove nelle mense nelle quali mangiavano c’erano delle polpette di carne schiacciata cotte alla griglia e infilate tra due fette di pane. Questa preparazione fu adottata dagli emigranti che continuarono a preparare e a consumare hamburger anche una volta giunti sia in SVIZZERA che in USA , dove si sviluppò enormemente il suo consumo".
    Che ne dici?

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  2. mi sembra interessante, tanto più che pensavo a una spiegazione più culturale che tecnica.

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  3. filetto all'aceto balsamico13 ottobre 2010 alle ore 01:07

    anche da noi si chiama/va svizzera...

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  4. Una di quelle sedie da Sporting Club riporta il mio nome ... anzi il mio soprannome :)

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