giovedì 20 gennaio 2011

Io Osteria Personale a Firenze

FIRENZE - E' candidato a diventare il migliore bistrot di Firenze l'Io-Osteria Personale aperto il 4 dicembre in Borgo San Frediano e già meta di raffinati gourmet e cuochi un po' come Le Baratin a Parigi. Non lo trovate su quelle rivistucole che spacciano per recensioni testi autoscritti a pagamento, ne ha parlato solo, per altro in modo tiepido, il Romanelli.

Il proprietario Matteo Fantini è un giovanissimo veterinario con una passione per la ristorazione che si nota nell'organizzazione del ristorante, nelle lavagne con i piatti disegnati anziché scritti, nei tre pani fatti in casa serviti dopo il benvenuto, nel appetiser di benvenuto stesso (crema di cavolo e bottarga), nel cambio delle posate a ogni portata, nei vini al bicchiere... ma soprattutto nella scelta del cuoco.

Si chiama Nicolò Baretti, ha appena 23 anni ed è nato a Pontedera come un altro chef fiorentino (Marco Stabile). Baretti ha lavorato con Berasategui, con Berton dalla cucina del quale è scappato (confermando seppur senza volere la tesi Marchesi) e con Valeria Piccini a Caino a Montemerano: esperienza quest'ultima che lo ha segnato e plasmato.

Il locale è un vero bistrot per come è costruito su due file di tavolini sui lati di quella che era una macelleria da generazioni (un colpo di fortuna il soffitto a cassettone scoperto durante il restauro). Ma è un bistrot anche per il menu, nel quale mancano i primi piatti (però chef, almeno un risotto potresti inserirlo!).

Ci sono scelte di mare e di terra. Il menu degustazione costa 55 euro per sei portate. Piccole si lamenterà qualcuno per trovar da ridire. Ma eleganti, puliti, leggeri. La tartara di Chianina con barbe rosse e gelato al pecorino, la purea di patate e olio nuovo con cuore di caprino, i nastrini di calamari in una crema di ceci alla salvia.

Poi i piatti si rinforzano con il baccalà con mela verde e crema di topinambur, il lampredotto mantecato al pecorino con crema di finocchi e olive (questo sì molto alla Caino), e il gelato al castagnaccio o la pralina di gelato al vinsanto per dolce. Una ventata di novità a Firenze con due giovani outsider del mondo della ristorazione da togliersi il cappello.

13 commenti:

  1. L'avevo notato proprio prima di Natale, parcheggio sempre in San Frediano e ci sono passata davanti.
    Mi dava l'impressione dell'ennesimo localetto modaiolo, leggendo la tua recensione, lo proverò senza reticenze!

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  2. Anch'io Cristina, ma quando un amico mi ha dato un paio di coordinate sono andato a provarlo la sera stessa.

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  3. Bello, Concordo sul risotto!
    Quei gelati mi sembra di averli già visti/sentiti.

    Ciao ciao

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  4. mi hai fatto venire una discreta voglia di provarlo ,aldo. la mancanza di paste non è grave. e forse nemmeno quella dei risotto. chef toscani che sanno fare risotti son pochi, quasi... uno. :-)

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  5. mi hai fatto venire una discreta voglia di provarlo ,aldo. la mancanza di paste non è grave. e forse nemmeno quella dei risotto. chef toscani che sanno fare risotti son pochi, quasi... uno. :-)

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  6. Grazie per la segnalazione. Ci sono stata ieri sera e le aspettative non sono state tradite. Aggiungo un paio di suggerimenti a chi volesse provare il locale, molto buono l'uovo di gallina realizzato in un equilibrio tra dolcezza e sapidità, stessa mano e qualità che si ritrova nel piccione, mentre il lampredotto, che mi è piaciuto, ha una delicatezza forse troppo leziosa. Consiglio inoltre di assaggiare i dolci, il gelato di sedano è un esperimento ben riuscito, mentre più sicura e meno stravagante la sfoglia di mele.
    P.s. ora vorrei esprimere la mia modesta opinione sul contendere dello scorso week end, quando si è aperto il dibattito sulla calzatura, ecco io all'uomo con la ballerina preferisco quello con tacco venti sul genere Rupaul, indimenticabile nel duetto con Sir Elton John a Sanremo qualche anno fa.
    Chiara

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  7. Chiara, concordo sul lampredotto. E sul gelato mi è mancata la citazione di Carapina al quale sembrano ispirati i due gusti vinsanto e castagnaccio. Su Rupaul, non saprei dirti... Ho gusti meno esotici.

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  8. Il tiepido così narrava
    http://quintoquarto.simplicissimus.it/2011/01/io-osteria-personale-nuovo-locale-fiorentino.html

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  9. Ci sono stato ieri sera con clienti esigenti e competenti: un successo ! hanno riprenotato per questa sera. idee, qualità, eleganza, leggerezza ! spesa assolutamente corretta, ricarichi dei vini accettabili. bravi !
    g.p.

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  10. ci sono stata e mi è piaciuto moltissimo. unico neo è che sono andata sul sito e l'indirizzo dice VIA Borgo San Frediano ma Via Borgo San Frediano non esiste! Se si apre un ristorante così favoloso in una certa strada, non sarebbe meglio informarsi sul nome preciso?

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  11. Grazie per la paternità dei gusti, ma sei troppo buono. Mi piace pensare, pero', che da quando e' nata Carapina ha cambiato, o rianimato, la "gelateria"!
    in quanto alla tua recensione, io ci ho spedito amici con clienti, beh, il commento sopra parla da solo.
    Io ci andrò quanto prima, pero' mi sento di inviargli un bravi, come direbbe il grande Totò,..... A Prescindere....

    Un caro saluto, simone

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  12. Dopo aver letto la recensione mi sono convinto e ho prenotato!
    abbiamo optato per un degustazione di terrà...a fine cena abbiamo deciso di tornarci per provare il mare! il menù è "insolito".si può scegliere i piatti nell'ordine che si vuole!
    come benvenuto crema di ricotta con cavolo nero e aringa marinata..delicata. bicchiere di riesling..mini-paninetti alle olive caldi.
    gnudo di ricotta e rape su letto di lenticchie e polenta,se non erro..particolare perchè la rapa è amara rispetto ai soliti spinaci.lampredotto mantecato al croccolo con crema di finocchi..divino!il lampredotto è un piatto di strada..lo chef lo ha stravolto rendendolo veramente buono e delicatissimo!!..e poi il piccione alle nocciole. premetto che ho un debole per il piccione,ma devo dire che lo ricorderò per parecchio tempo!!Superiore!presentazione del piatto bella..veramente soddisfatto.come dolce il sorbetto di sedano con carote candite..senza parole! una sopresa. tutto con 4 tipi di pane diverso fatto da loro e appena sfornato!come vino un ottimo ruchè piemontese.se uno vuol provare piu piatti il degustazione è l'ideale. il degustazione da 3 +1 costa 40 vini esclusi.ma credo che li meriti tutti..a fine cena una pralina di gelato al vinsanto e cantuccini servita direttamente dal giovanissimo chef.
    interessantissima la possibilità di scegliere i piatti nell'ordine che si vuole e nel menù sono citati i fornitori!
    un BRAVO allo staff!
    grazie..appena potrò credo che tornerò piu che volentieri per provare il pesce!!
    francesco

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  13. A me non e' piaciuto.Non lo trovo un locale intimo.Le porzioni sono eccessivamente piccole ( vedi anche commenti su maggiori blog enogastronomici ). Prezzi alti.Ma forse sono io ke intendo la ristorazione in altro modo.

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