domenica 16 gennaio 2011

La Tranquillona a Serravalle Pistoiese

SERRAVALLE PISTOIESE - La Locanda La Tranquillona a Serravalle Pistoiese è stata una delle mie scoperte 2010. La prima recensione è comparsa sull'ultima Guida ai ristoranti dell'Espresso con buona pace di coloro che sostengono che l'informazione cartacea sia morta (ammesso e non concesso che sia in coma a ucciderla non saranno certo i blogger di cui sopra).

Il ristorante domina la Valdinievole dalla punta di Serravalle Alto con una terrazza panoramica aperta in estate. Si mangia di fronte alla cucina a vista, in un salone luminoso, oppure nella cantinetta più romantica, su tavoli col piano in marmo come nelle vecchie osterie e sedie thonet coi braccioli. Alle pareti, le opere ironiche di un artista locale oggi in Usa.

E' una vera trattoria moderna, senza "ma". Tra le bettole di una volta e questo locale c'è solo la stessa differenza che passa tra un vino del contadino e un vino biologico. Professionalità. In cantina ad esempio si bevono Tignanello '98 a 55 euro o Flaccianello 2006 a 40.

Il menu costa 30 euro, tra le specialità si segnalano i carciofi ripieni e fritti al pecorino, specialità ternana. Ottima frittura e sapore nelle frittelle di baccalà al pomodoro. Come ha scritto il Maffi qui, un po' meno convincenti soltanto le tagliatelle di castagne alla ricotta, ma non è stagione ancora per quella buona. E poi io adoro i cardi, quindi il crostone nonostante il taleggio non sia un superformaggio, mi è piaciuto tanto.

Golosi da mangiare l'ossobuco e la trippa alla parmigiana qui fatta col foiolo, dal sapore giustamente virile di frattaglia ma elegante. E la ricotta con la composta di castagne per dolce. Una bella realtà, dove si-mangia-bene-e-si-spende-poco come si dice tra gente comune e in cui il giovanissimo cuoco David Ardita accetta con intelligenza la sfida di proporsi al pubblico coi piatti che tutti conoscono e sui quali tutti pretendono confrontarsi. Consumazioneobbligatoria.

Nessun commento:

Posta un commento