FIRENZE - Il prof Franco Cardini ha ridacchiato al telefono quando ieri gli ho chiesto cosa pensasse della teoria dei coniugi Routh contenuta in "Note di cucina di Leonardo da Vinci" secondo la quale Leonardo, l'autore dell'Ultima cena, avrebbe fatto il cuoco e aperto, con Sandro Botticelli, una taverna vicino al Ponte Vecchio a Firenze: Le Tre Rane.
La storia (che trovate oggi ampiamente documentata sul Corriere Nazionale) è questa. Nel 1473 Leonardo fa il garzone alle Tre Lumache, ma siccome un giorno muoiono tutti i cuochi per avvelenamento, assumono lui come cuoco. E siccome lui è un creativo, uno che serve "quattro fettine di carota e un'acciuga" (ora ho capito a chi s'ispira il genio di Lopriore), lo cacciano. E quando il ristorante va a fuoco per una lite tra fiorentini, lo rilevano lui e Botticelli, ma senza miglior sorte.
Leonardo si ritrova disoccupato e quindi torna a bottega dal Verrocchio a lavorare al Battesimo di Gesù. Lo stesso Leonardo, in futuro, si sarebbe reso protagonista di invenzioni come il tovagliolo, il girarrosto, lo "spago mangiabile" (e allora Marco Polo?) tra le corti dei Medici e degli Sforza.
Fonte: il Codex Romanoff sull'affidabilità del quale, però, gli storici sono divisi. Franco Cardini, professore e autore del libro "Per una storia della cucina", ha commentato che "tutto è possibile, ma che è anacronistico impostare una ricostruzione come ai tempi nostri". "Che il gusto era inteso soprattutto come fisiologia, come salubrità". "E che Leonardo stesso si sarebbe meravigliato di sentirsi chiamare inventore. Lui interpretava la natura". Una lezione attuale ancora oggi.

Le degustazioni al giardino di Boboli a base di starne potevano essere preparate proprio da Leonardo, quindi.
RispondiEliminaMagari anche questo rappresenterebbe il motivo per cui Lorenzo amava percorrere il corridoio vasario senza il minimo interesse di scendere in città. Avessi avuto un tal cuoco anche io, chissà quali assaggi in quel di Boboli...
Forse mi sbaglio, ma il Corridoio Vasariano viene fatto costruire da Cosimo I nel 1565 su progetto del Vasari. Se si intende Lorenzo il Magnifico quindi, è impossibile che abbia potuto percorrere il corridoio, visto che ancora non esisteva...
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