VERONA - Un "vino morbido come un disordinato velluto" scriveva Pablo Neruda. I Balzini festeggia vent'anni. Ancora Barberino val d'Elsa, centro geografico della Toscana.
Bella degustazione a parte il solito giornalista gretto che si lamenta perche' e' in inglese nonostante la scelta di rispetto e modernita' dei produttori.
La carrellata di cabernet sauvignon e sangiovese quasi sempre a meta' conferma i trend delle annate con un monumentale 2001, un bellissimo 1998 e un divertente 1987.
Un filo conduttore forte di note tipo After Eight (cioccolato e menta) accompagnate da una leggera sensazione di selvaggina di pelo, con tannini maturi (a parte il '99) e bella sapidita'.
Uno stile che rispecchia questo produttore, un commercialista prestato al vino con astuzia socratica e la terra della Val d'Elsa.
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