ACQUI TERME - Primo piatto dell'infinito aristotelico (da mangiare con filosofia, ecco tutto) ieri sera da Bigat (0144324283) nel centro di Acqui, osteria da 20 euro a cranio che si chiama cosi' dal 1885 per i sonnellini del proprietario: "U dorm 'cme i Bigat" (dorme come un baco da seta).
Il tris di Bigat con buseca (la trippa, centopelli comprese), bughe (i pesci boga) in carpione e stoccafisso "accomodato" mischia le tre specialita' del locale in un piatto a tre scomparti e tre sapori l'uno più deciso dell'altro in una successione non per tutti i palati.
Si mangia lo stoccafisso per coprire il carpione, la trippa per coprire lo stoccafisso, il carpione per coprire la trippa e cosi' all'infinito del viril palato fino a trovare l'esistenza di un dio della Barbera che con la sua acidità viene in soccorso di tanto deciso sapore.
C'e' la farinata (una cecina del Monferrato) cotta a legna, questa si' specialita' del locale croccante con il cuoco davanti al forno anche d'estate; il bollito al bagnet verd; le formaggette e il Brus. La cucina chiude alle nove, come la ricerca della felicita'.
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